http://www.ohmymag.com/buzz/les-passagers-fantomes-les-taxis-japonais-doivent-faire-face-a-un-phenomene-tres-etrange_art93535.html - 12 febbraio 2016


Passeggeri fantasmi: i tassisti giapponesi

alle prese con un fenomeno molto strano

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Nella città di Ishinomaki1, in Giappone, i conducenti di taxi sono stati testimoni di fatti assai strani.

Durante il loro servizio, alcuni tassisti raccontano di aver caricato a bordo dei loro veicoli dei passeggeri provenienti dall’oltretomba.

In seguito al tremendo tsunami che nel 2011 devastò la città di Ishinomaki, in Giappone, alcuni fenomeni inesplicabili hanno ripetutamente toccato la compagnia dei tassisti del luogo.


Allora è vero che io sono morta?”


Secondo Yuka Kudo, una studentessa di sociologia dell’Università di Tohoku Gakuin, che ha indagato sul fenomeno, nel corso di questi ultimi anni, numerosi conducenti di taxi hanno raccontato di essere venuti a contatto con dei clienti deceduti.

Su un centinaio di tassisti interrogati, sette fra loro hanno spiegato di aver preso a bordo dei loro autoveicoli … dei fantasmi.

Un esempio è quello del tassista che racconta di aver caricato sul suo mezzo una giovane donna che desiderava recarsi nel sobborgo di Minamisoma, un quartiere che oggi non esiste più, dopo il passaggio del maremoto. Quando il conducente le ha spiegato che là non avrebbe trovato più niente, allora la passeggera gli avrebbe domandato: Allora è vero che io sono morta?”



Una società traumatizzata


Un’altra testimonianza riporta che, dopo essere arrivato a destinazione, un giovane signore, che pure si era seduto dentro il taxi, è istantaneamente scomparso, come evaporato.

Questi fatti, quantunque assai strani, non sono dunque così rari a Ishinomaki, una città di 146.000 abitanti, 3.100 dei quali trovarono la morte nella catastrofe del 2011.

Ma per gli psicologi, che rimangono più razionali, questa credenza nell’esistenza dei fantasmi trova una diversa spiegazione: essa sarebbe la logica conseguenza di un trauma [collettivo] e permetterebbe a una società smarrita di mettere in moto un processo di guarigione2.


Sophie Bernard




Qui sotto il video che narra la vicenda (in francese):


http://www.ohmymag.com/buzz/les-passagers-fantomes-les-taxis-japonais-doivent-faire-face-a-un-phenomene-tres-etrange_art93535.html



Ishinomaki, in Giappone, dopo il maremoto dell’11 marzo 2011.

La traduzione, le note e l’immagine del maremoto di cui alla pagina seguente sono redazionali. Il testo originale è in francese, consultabile al link d’inizio pagina.

1 Ishinomaki è una cittadina situata nel Nord-Est del Giappone, di recente fondazione, essendo sorta il 1° aprile 1933. 133 chilometri a Nord della centrale nucleare di Fukushima, dista 400 chilometri dalla capitale, Tokyo. Ishinomaki affaccia direttamente sull’Oceano Pacifico. L’11 marzo 2011, onde di circa 10 metri si abbatterono sulle sue abitazioni costiere, distruggendone l’80%; mezza città fu invasa dalle acque dell’Oceano. Si contarono 29mila senza tetto, 3.097 morti, 2.770 persone scomparse.

2 Non è chi non veda che questa “spiegazione” offerta dai cosiddetti psicologi e che si pretenderebbe “razionale”, sia invece del tutto illogica e perfino ridicola. Essa narra di un trauma collettivo, che verrebbe esorcizzato tramite queste apparizioni, per di più a diversi anni di distanza dagli avvenimenti del 2011. In realtà, il fenomeno dei fantasmi, delle infestazioni diaboliche di determinati luoghi, specialmente in occasione di morti violente, è ben noto alla Chiesa Cattolica e alla sua branca che studia il preternaturale: la demonologia. Il Rituale Romanum e le sue benedizioni di luoghi e persone, incluse le benedizioni deprecatorie contro gli animali nocivi quali insinuazioni del demoniaco, fino all’esorcismo nel caso di ossessioni diaboliche che investano qualche povera anima, offrono tutti i rimedi pratici ed efficaci del caso, ignoti invece alla pretenziosa e goffa “scienza” atea moderna.